L’offerta culturale, tout court, è senza dubbio uno tra i fattori più importanti che da anni FIOF, si propone di promuovere sia in ambito nazionale che internazionale, senza tralasciare i territori regionali e gli aspetti culturali strettamente correlati.
Dopo Orvieto Fotografia, FIOF scende in campo con il R-evolution Festival, nato in Puglia nel 2011, diventato dal 2015 un festival itinerante, con l’intento di coinvolgere attivamente i territori regionali e fare in modo che quest’ultimi diventino partecipi di una trasformazione culturale, turistica ed economica.
Avvicinare i territori, le varie culture regionali, che fanno dell’Italia, uno dei Paesi più affascinanti del mondo, ci consente di indagare, di arricchirci attraverso uno dei mezzi più immediati nel panorama della comunicazione: la fotografia, quella vera, quella che emoziona e ti fa riflettere. Nel diluvio universale dell’immagini che quotidianamente scorrono sotto i nostri occhi, diventa sempre più difficile, trasmettere messaggi, renderli percettibili.
Mission del FIOF è proprio quella di condurre verso una visione attenta di ciò che ci circonda, attraverso professionisti, giovani autori e pionieri della fotografia.
Il R-evolution tour, anche quest’anno, si è aperto con la prima tappa a Lanciano, a seguire, nella prima settimana di luglio, R-evolution si è spostata sul Tirreno, a Minturno, ospite della splendida cornice del Castello Baronale. Entrambe le tappe hanno visto l’esposizione di mostre d’ autore e di appassionati, incontri, lecture e workshop.
Continua, inarrestabile, il tour di R-evolution che vedrà la prossima tappa, il 24 e il 25 agosto a S. Benedetto del Tronto, nelle Marche.
R-evolution, torna nella sua città natale a settembre, ovvero a Barletta.
A cinquant’anni dallo sbarco sulla LUNA, la nona edizione di R-evolution in Puglia, ovvero R-evolution on the Moon, celebrerà questo grande evento, e si lascerà trascinare dalla luce, dal fascino e dalla poesia del nostro splendido satellite.
Tutto avvolto dalla Misteriosa LUNA, ciò che ci aspetta a Barletta.
La sua Luce ci trasporterà dal passato al futuro, attraverso la documentazione, il surrealismo delle immagini e le nuove tecnologie, con installazioni artistiche.
Le luci di R-Evolution si accenderanno su tutto il territorio cittadino, e non solo, si estenderanno anche al territorio provinciale, con la valorizzazione di percorsi ulteriori collegati al centro storico di Barletta che riveleranno una città estesa, viva e attiva che prenderà vita tra suggestive architetture storiche dal Castello di Barletta a quello di Andria e Trani.
Il programma dell’edizione 2019 attesterà quattro filoni espositivi: grandi mostre, mostre collettive, installazioni e proiezioni; attraverso questi percorsi si articola il nucleo centrale dell’offerta espositiva, che comprenderà maestri di livello nazionale ed internazionale, autori affermati e giovani, italiani e stranieri.
Segno tangibile di una geografia artistica della città sempre più ricca di operatori pubblici e privati, le mostre occuperanno letteralmente la città di Barletta, cuore pulsante dell’evento, espandendosi a macchia d’olio per dare vita ad un luogo di incontro su tutto ciò che riguarda lo sguardo, ad un’autentica festa della fotografia alimentata dalla passione dei cittadini e dalla loro voglia di protagonismo, che vale la pena di prendere a modello delle progettualità presenti e future per la realizzazione di una cittadinanza attiva.
Un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità
Celebre la frase del primo uomo sbarcato sulla Luna il 20 luglio 1969. Si trattava di Neil Armstrong
Negli anni ’50, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica emergono come principali potenze del pianeta. Lo scontro ideologico e politico tra i due blocchi verrà chiamato Guerra fredda. La Guerra fredda non si svolge solo sulla Terra, ma si estende anche nei cieli: sovietici e statunitensi sono rivali nella conquista dello spazio. Fino alla fine degli anni ’50 l’Unione Sovietica sembra favorita nella corsa alle stelle. Nel 1961, per la prima volta, i sovietici riescono a lanciare un uomo in orbita intorno alla Terra: è il cosmonauta Jurij Gagarin. Ma nello stesso anno il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy annuncia che il suo Paese punta ad un obiettivo ancora più ambizioso: lo sbarco sulla Luna.
Il programma spaziale statunitense, battezzato Apollo, si apre con una tragedia. L’Apollo 1, un veicolo pensato per portare un equipaggio in orbita, prende fuoco durante un’esercitazione. Tutti gli uomini a bordo rimangono uccisi. In seguito, tuttavia, il programma Apollo sviluppa prototipi sempre più perfezionati. Il 20 luglio 1969, dopo un viaggio di quasi 400.000 chilometri, la missione Apollo 11 raggiunge la Luna. Il luogo scelto per la discesa è una zona pianeggiante chiamata Mare della Tranquillità. Gli astronauti trasmettono via radio le fasi dell’allunaggio. Sulla Terra, intanto, più di 500 milioni di persone seguono la cronaca dell’evento con il fiato in sospeso.
In piena Guerra fredda, lo sbarco sulla Luna è un’importante vittoria degli Stati Uniti.
Ma per il genere umano rappresenta soprattutto un traguardo epocale, il coronamento di un sogno.
Quello che fu “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità” rappresenta ancora oggi un’avventura epica in epoca moderna.
Il 2019 è l’anno della luna come qualcuno l’ha ribatezzato!!!
Attorno a quest’evento dal 1969 ad oggi, si sono alternati nuovi stili: dalla moda, ai costumi, alla musica, immagini, cinema… tutto è stato influenzato e contaminato da un evento che mai aveva visto la luce.
In occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, si moltiplicano eventi, in tutte le città del mondo.
Ad aprire l’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, a settembre, è stato “First man – Il primo uomo“, il kolossal con Ryan Gosling nei panni dell’astronauta Neil Armstrong. Poi è arrivato lo stilista Paco Rabanne che ha riproposto il mitico vestito con i dischi, vera icona della “space age”. Ma sono solo due dei tanti eventi legati a un compleanno importante, i 50 anni dello sbarco sulla Luna.
«La Luna non rappresenta solo un obiettivo raggiunto, ma oggi più che mai è la base per nuovi scenari e progetti che ne rinnovano il fascino » spiega Chiara Simoncelli, curatrice della mostra “La Luna. E poi?”
La Nasa mira a costruire una mini-stazione nell’orbita lunare e l’ Italia e gli Stati Uniti son già al lavoro per realizzare viaggi spaziali».
Ma la fascinazione umana per “l’astro d’argento” non si esaurisce con l’aspetto tecnico-scientifico.
«Con la sua misteriosa luminosità, la LUNA ha catalizzato l’attenzione degli uomini fin dall’antichità»
«Come riflette la luce del sole, allo stesso modo rispecchia quello su cui tutti noi ci interroghiamo: così, di volta in volta, diventa simbolo di magia, di romanticismo e della scoperta dell’ignoto».
Ed è proprio l’esplorazione dei suoi diversi significati il focus dell’edizione di R-evolution 2019 che si terrà a Barletta dal 07 al 10 novembre.
Ciò che FIOF propone di realizzare è una mostra documentaria tratta dagli archivi della NASA. Dalle immagini in bianco nero di un futuro “remoto”, quando le navicelle sembravano quelle immaginate da Jules Verne, alle sagome siluro degli Shuttle, dalle prime foto, magnificamente naif, dei pianeti ai sontuosi colori immortalati dal telesopio Hubble.
Il fascino della NASA, seppur un po’ vintage, vista la scesa in campo della concorrenza cinese ed indiana degli ultimi anni, non si può mettere in discussione. Le sue immagini hanno alimentato i nostri sogni di mondi alieni e le nostre prime letture di fantascienza, i primi momenti di suspence (Houston abbiamo un problema!!!)
Fra dieci anni forse avremo scoperto centinaia di nuovi mondi, ma l’album dei ricordi di mezzo secolo fa, è troppo affascinante per non mostrarlo a chi ha vissuto quel periodo e a chi oggi non sa apprezzarlo, perché superato!!!
Il fascino della NASA, seppur un po’ vintage, vista la scesa in campo della concorrenza cinese ed indiana degli ultimi anni, non si può mettere in discussione. Le sue immagini hanno alimentato i nostri sogni di mondi alieni e le nostre prime letture di fantascienza, i primi momenti di suspence (Houston abbiamo un problema!!!)
Fra dieci anni forse avremo scoperto centinaia di nuovi mondi, ma l’album dei ricordi di mezzo secolo fa, è troppo affascinante per non mostrarlo a chi ha vissuto quel periodo e a chi oggi non sa apprezzarlo, perché superato!!!
Ad affiancare la mostra degli archivi Nasa, la testimonianza di un astronauta, Generale dell’Aeronautica, che racconterà le sue esperienze sulla Luna (cinque volte sulla Luna) di un imprenditore, che ha inventato i nuovi cibi lunari per gli astronauti. Interessante intervento di un’multinazionale, che ci parlerà del nuovo progetto, Voli Spaziali, il turismo lunare.
Inoltre video proiezioni che raccontano il percorso e gli studi e dei software, come funzionavano i computer che hanno portato l’uomo sulla Luna, sarà possibile toccare con mano una fotocamera Hasselblad 500C come quella che era in dotazione agli astronauti e sarà possibile vedere e sperimentare le tecnologie fotografiche dell’epoca.
Ed ancora sarà possibile vedere le prime immagini a colori e in alta risoluzione della navicella spaziale, sincronizzate con le immagini televisive che andarono in diretta TV il 20 luglio 1969.
Sarà possibile vivere lo sbarco con immagini di qualità cinematografica dallo stesso punto di vista degli astronauti. Quanto descritto, attiene tutta la parte storico-documentaristica dell’allunaggio.
A fare da cornice a tutto questo installazioni e mostre fotografiche contemporanee, che raccontano la poesia e la magia della Luna, ma anche mostre fashion che riprendono i costumi degli anni 60 accompagnate dalle colonne sonore dedicate alla Luna, non più come metà idilliaca e irraggiungibile, ma come inizio di una nuova era.
Nel Castello di Barletta, coi suoi magnifici torrioni e la maestosa piazza d’armi, FIOF aprirà lo scenario con la performance “Le quattro Lune” ispirata alle fasi lunari: il novilunio, il primo quarto, il plenilunio e l’ultimo quarto, che ben si contestualizzano coi quattro Torrioni del Castello, architettura predominante dell’opera Federiciana.
Installazione immersiva-videomapping Monumento Piazza Caduti. L’installazione simulerà la partenza dello shuttle, con effetti video 3D
Incontri, laboratori, spettacoli per bambini dal 03 ai 13 anni
L’intento del FIOF è quello di creare un percorso che accomuni e renda tangibile il fil rouge dell’architettura Federiciana, che ne esalti la storia e la si contempli attraverso mostre e rassegne, anche nei Castelli di Andria e Trani, dove si andranno a ricreare circoli di flusso per la città di Barletta e per l’evento R-evolution, ampliandone il bacino di utenza.